Centri di revisione e Privacy – Positiva la risposta del Garante sull’utilizzo dei dati del PRA

I Centri di revisione auto potranno continuare ad utilizzare i dati anagrafici estratti dal Pubblico Registro Automobilistico (PRA) per la propria attività di marketing (limitatamente alle revisioni auto in scadenza) contattando il potenziale cliente in maniera diretta, senza doverne ottenere preventivamente il consenso.

Lo ha chiarito il Garante della Privacy rispondendo ad un quesito posto da Confartigianato nel quale si chiedeva se i Centri di revisione potessero continuare ad utilizzare, senza il consenso degli interessati, i dati anagrafici estratti dal PRA sulla base di convenzioni con l’ACI, come previsto dal provvedimento n. 1709295 del 11/03/2010 del Garante.

Il Garante, rispondendo positivamente al quesito, ha confermato l’applicabilità del suddetto provvedimento anche dopo l’entrata in vigore del GDPR.

In particolare l’Autorità ha confermato la liceità del trattamento posto in essere da parte di società operanti nel settore automobilistico ove si esplichi nell’invio di comunicazioni di particolare interesse per gli utenti (quale, ad esempio, l’avviso di prossima scadenza del periodo di revisione delle autovetture e l’eventuale indicazione di officine autorizzate a compiere l’attività di revisione). Tale provvedimento, i cui principi non appaiono in contrasto con il nuovo quadro normativo di cui al Regolamento (UE) 679/2016, continua a produrre effetti ai sensi dell’art. 22, comma 4 del D.lgs. n. 101 del 10 agosto 2018.”

Il chiarimento sollecitato da Confartigianato consente, quindi, alle imprese del settore di continuare ad usare i dati personali acquisiti dal PRA senza incertezze applicative e soprattutto senza rischi di eventuali sanzioni a loro carico.

Si allega il provvedimento n. 1709295 del 11/03/2010 del Garante.