Giovani e disoccupati: incentivi alle assunzioni

 

Il Ministero del lavoro ha recentemente disciplinato un nuovo incentivo diretto a favorire l’occupazione nelle regioni del Sud Italia, assegnando il compito della sua gestione all’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (INPS).

L’incentivo può essere riconosciuto a tutti i datori di lavoro privati che assumono personale a tempo indeterminato.

L’incentivo spetta per l’assunzione di persone disoccupate che, al momento dell’assunzione, abbiano un’età compresa tra i 16 e i 24 anni – intesi come 24 anni e 364 giorni; spetta, inoltre, per l’assunzione di lavoratori con almeno 25 anni di età, che, al momento dell’assunzione incentivata, oltre a essere disoccupati, devono risultare privi di impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi (sono considerati disoccupati i soggetti privi di impiego che dichiarano la propria immediata disponibilità allo svolgimento di attività lavorativa e alla partecipazione alle misure di politica attiva del lavoro concordate con il centro per l’impiego).

Lo sgravio contributivo può essere riconosciuto per le assunzioni effettuate tra il primo gennaio 2017 ed il 31 dicembre 2017, anche in caso di rapporto a tempo parziale.

Sono incentivabili le assunzioni/trasformazioni a tempo indeterminato – anche a scopo di somministrazione – nonché i rapporti di apprendistato professionalizzante.

L’incentivo riguarda i contributi previdenziali a carico del datore di lavoro nella misura massima di 8.060,00 euro su base annua per ogni lavoratore assunto (€ 671,66 mensili da riproporzionare se l’assunzione è a tempo parziale e se l’assunzione o la cessazione avviene nel corso del mese) e può essere fruito dal datore di lavoro privato per un massimo di 12 mensilità per lavoratore assunto.

Le condizioni di spettanza dell’incentivo sono:

  • Regolarità DURC;
  • Osservanza norme poste a tutela delle condizioni di lavoro;
  • Rispetto del CCNL o CCRL di riferimento;
  • all’applicazione dei principi generali in materia di incentivi all’occupazione stabiliti, da ultimo, dall’articolo 31 del decreto legislativo n. 150/2015.

L’importo stanziato ad oggi per le regioni “in transizione”, come la Sardegna, è pari ad € 11.394.844,40

In caso di necessità potete contattare il dott. Pietro Carta al tel. 070 554121