Mereu e Serra (Confartigianato Sardegna): “Fondi necessari per le aziende che hanno investito e creato economia buona: non lasciatele indietro, lo strumento funziona ed è necessario rifinanziarlo”.
Sono 10 i milioni di euro che Confartigianato Imprese Sardegna ha chiesto all’Assessore Regionale all’Artigianato, Gianni Chessa, per soddisfare le necessità delle imprese artigiane rimaste fuori dal bando 2023 della “Legge 949”, la cosiddetta “legge artigiana” della Sardegna.
La richiesta è stata fatta questa mattina a Cagliari durante un incontro tra l’Associazione Artigiana e il Titolare dell’Assessorato, nel quale è stata illustrata la situazione delle realtà artigiane che non hanno avuto accesso ai recenti finanziamenti. Confartigianato Sardegna ha così voluto rimarcare la necessità di un ulteriore sforzo da parte della Regione che possa supportare le aziende che nell’ultimo anno e mezzo hanno investito capitali propri e creato nuova e buona economia e che in questo strumento agevolativo hanno riposto importanti aspettative.
Infatti, solo pochi giorni fa, i 14milioni messi a disposizione dalla Regione, che hanno soddisfatto le necessità di circa 500 realtà artigiane, sono andati esauriti in poche ore lasciando senza contributi diverse centinaia di imprese che in questi anni hanno effettuato investimenti per oltre 10milioni di euro, somme che sono andate a incidere in modo importante nei bilanci aziendali.
“Riconosciamo come in questi 4 anni l’Assessorato all’Artigianato e al Bilancio abbiano messo a disposizione del settore oltre 71milioni di euro – hanno affermato Fabio Mereu, VicePresidente di Confartigianato Imprese Sardegna, e Daniele Serra, Segretario Regionale, che hanno partecipato all’incontro – soddisfacendo le necessità di finanziamento di oltre 3mila aziende, che hanno ricevuto tra i 18 e i 25mila euro di contributo medio. Tale circuito virtuoso ha messo in moto un meccanismo di moltiplicazione attraverso il quale ogni 1 euro messo a disposizione dalla Legge, ne ha generato oltre 3. Investimenti che sono andati a spalmarsi sui territori e sulle altre categorie produttive e di servizi”.
L’Associazione degli Artigiani, inoltre, all’Assessore Chessa ha anche voluto ribadire come “l’interesse da parte degli artigiani per questa legge è stato fortissimo e come tantissime siano state le realtà che, soprattutto negli ultimi mesi, hanno chiesto incentivi e supporto per la crescita e la modernizzazione delle proprie attività”.
L’Associazione Artigiana ha quindi ribadito come le Legge 949, infatti, abbia rappresentato, e rappresenta tuttora, una delle poche concrete occasioni di sviluppo del settore dopo tanti anni di oblio”.
Infine il messaggio di Confartigianato Sardegna alla Politica Regionale: “A tutte le forze politiche della Sardegna – hanno concluso il VicePresidente e il Segretario – chiediamo di collaborare affinché la Legge degli artigiani sardi possa venire rifinanziata con questi 10milioni di euro mancanti, per soddisfare la platea delle imprese rimaste fuori, che si sono indebitate per creare economia buona e per non abbandonarle al loro destino, e che diventi strutturale in modo che le piccole e medie imprese possano sempre contare su uno strumento agile, snello e, soprattutto, concreto”.
Grazie al fondo perduto fino al 40% e all’abbattimento dei costi di interesse, la Legge 949 è sinonimo di crescita delle imprese artigiane isolane. La norma, infatti, è stata studiata per finanziare la costruzione o la ristrutturazione di fabbricati esistenti e l’acquisto di macchinari nuovi e di seconda mano, veicoli commerciali, terreni destinati all’ampliamento e la costruzione dei fabbricati produttivi, macchinari, attrezzature e autoveicoli nuovi e imbarcazioni, software, brevetti e licenze che avrebbero sostenuto le attività per i nuovi cicli di produzione, progettazione e promozione dell’immagine.