La Corte di Cassazione ha ribadito con sua sentenza che il consumatore deve essere messo in condizione di distinguere il pane precotto, congelato e messo in vendita, dal pane fresco. Una sentenza per noi molto importante ha infatti stabilito che chi vende pane precotto e surgelato deve esporlo sugli scaffali di vendita confezionato ed etichettato in modo tale da essere riconosciuto dal consumatore e distinto in maniera chiara dal pane fresco, da quel prodotto, cioè, frutto di un processo produttivo continuo e senza interruzioni compiuto nelle ore precedenti alla vendita.
La vicenda su cui si è pronunciata la Corte interessava un fornitore della grande distribuzione che riteneva tale obbligo lesivo della libertà d’impresa e della libera scelta dell’imprenditore circa le modalità di produzione del pane. La Corte ha preso posizione sulla necessità che venga prima di tutto tutelata la produzione tradizionale del pane, che dà luogo a un prodotto avente caratteristiche comunque differenti rispetto al pane precotto, e alla necessità che di questo venga data una corretta e completa informazione al consumatore.