Si profila un po’ di luce per le imprese travolte dalla crisi economica conseguente all’emergenza sanitaria in corso. L’Associazione dei Comuni (ANCI) infatti, con una nota prospetta la possibilità di un abbattimento da parte dei Comuni della Tassa sui rifiuti (TARI) per tutte quelle attività rimaste chiuse o la cui economia è stata gravemente fortemente
compromessa in seguito al COVID.
Si tratta di un’importante novità perché in precedenza l’intero costo del servizio doveva obbligatoriamente essere coperto dalle tariffe degli utenti e non c’era alcuna possibilità per i comuni di applicare scontistiche o riduzioni compensandole con altri fondi di bilancio.
Con questa nuova circolare interpretativa, in via straordinaria, i comuni possono ora stabilire di azzerare o ridurre la TARI alle imprese in difficoltà (stabilendo il periodo corrispondente ai mesi di chiusura o di crisi) immettendo risorse pubbliche che possono derivare o da risparmi
su altri capitoli di spesa oppure applicando l’avanzo di amministrazione.
Ma risparmi potrebbero arrivare anche per un’altra tassa, la TOSAP (tassa sul suolo pubblico) che solitamente è corrisposta da bar, ristoranti o mercati rionali. In tal caso ciascun comune ha piena potestà di intervento perché la disciplina autonomamente. Senza escludere la possibilità
di intervenire sul governo attraverso l’ANCI per simili aperture anche in merito all’IMU.
La speranza quindi è che ciascun comune si attivi celermente per fornire alle imprese un segnale tangibile di supporto per avere un po’ di respiro in un periodo di emergenza economica senza precedente.
In allegato la circolare interpretativa di riferimento.