La Direzione Generale per l’Economia Circolare del Ministero della Transizione Ecologica ha inviato una nota a tutti i soggetti autorizzati alla gestione degli pneumatici fuori uso sollecitando un incremento del 20% di raccolta aggiuntiva ‘straordinaria’ presso tutti i gommisti in Italia fino a fine anno per contrastare le vendite in nero dei pneumatici ed evitare il rischio di nuove emergenze ambientali.
L’obiettivo del Ministero è quello di evitare nuove emergenze ambientali e alleggerire la situazione dei gommisti che Confartigianato ha ripetutamente denunciato. Proprio nel mese di ottobre gli autoriparatori e i gommisti di Confartigianato hanno lanciato l’allarme chiedendo l’intervento del Ministero per affrontare gravi carenze e disservizi nel ritiro di pneumatici e pneumatici fuori uso da parte dei Consorzi abilitati. La situazione ha raggiunto livelli di guardia in tutta Italia e il Presidente di Confartigianato Autoriparazione Alessandro Angelone si è rivolto al Ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani con una lettera nella quale ha segnalato il problema e chiesto un rapido intervento.
“L’attuale sistema di raccolta degli pneumatici – sottolinea il Presidente Angelone – presenta fortissime criticità e carenze che mettono in seria difficoltà i gommisti associati i quali ricorrentemente, e in particolare a fine anno, non si vedono garantito il servizio di ritiro PFU da parte dei Consorzi abilitati. Il rischio molto probabile è di incorrere ancora una volta nel blocco del ritiro dei PFU”. La giacenza di pneumatici fuori uso non ritirati – spiega Angelone nella lettera al Ministro Cingolani – provoca conseguenze estremamente penalizzanti per le aziende sia sotto il profilo operativo, sia economico poiché espone le imprese al rischio di pesanti sanzioni amministrative, creando gravi ricadute anche per l’ambiente e per la salute della collettività.
Il Presidente di Confartigianato Autoriparazione sottolinea inoltre che “inefficienze e anomalie dell’attuale meccanismo sono anche riconducibili a fenomeni di illegalità che spesso si annidano nel sistema di gestione degli pneumatici. Questo sistema, infatti, che è finanziato attraverso il contributo ambientale versato dagli acquirenti degli pneumatici dovrebbe garantire rintracciamento, raccolta e recupero di una quantità di PFU corrispondente agli pneumatici regolarmente immessi sul mercato. Esistono tuttavia pratiche scorrette come la vendita in nero di pneumatici, anche sul web, che generano evasione fiscale e del contributo ambientale o altre irregolarità nella gestione dei PFU, che pregiudicano il corretto funzionamento del sistema – con il rischio ricorrente di abbandoni, accumuli ingestibili di PFU presso gli operatori – e la copertura economica del sistema nazionale, non essendo possibile distinguere in fase di prelievo presso gli operatori i PFU regolari da quelli derivanti da pratiche illegali”.
Il Presidente Angelone, nel richiedere l’intervento del Ministro, ricorda che Confartigianato Autoriparazione è da tempo intervenuta presso tutte le sedi istituzionali competenti per sollecitare interventi risolutivi che possano garantire un sistema di tracciabilità, trasparenza e legalità dell’intero flusso degli pneumatici fondato sulla regolarità degli operatori, volto a riequilibrare il meccanismo e assicurarne la sostenibilità economica, oltre che a soddisfare il target di raccolta previsto per legge che, altrimenti, diventa insufficiente a coprire il quantitativo di pneumatici immesso sul mercato.