Il 4 febbraio, Confartigianato ha organizzato un webinar per approfondire i contenuti di Brexit, l’accordo firmato tra Unione europea e Gran Bretagna per l’uscita dall’Europa. Un incontro in streaming che ha saputo riunire tutti i protagonisti del Sistema Italia: il Ministero degli Esteri, ICE Agenzia e Agenzia delle Dogane, che hanno risposto presente all’appello di Confartigianato per sostenere e supportare le nostre micro e piccole imprese in questo cambiamento storico, che coinvolge il quinto mercato di riferimento per l’export italiano.
All’incontro “Brexit… e ora? Cosa cambia per le PMI?” sono intervenuti tutti i vertici delle istituzioni coinvolte da Confartigianato, dai direttori generali dell’Agenzia delle Dogane e di ICE Agenzia, Marcello Minenna e Roberto Luongo, agli ambasciatori Lorenzo Angeloni e Raffaele Trombetta, rispettivamente Direttore Generale per la Promozione del Sistema Paese della Farnesina e Ambasciatore d’Italia a Londra.
Un confronto “fondamentale per offrire un supporto concreto a tutte le nostre imprese e per comprendere le novità principali che cambieranno le esportazioni nel Regno Unito – ha sottolineato Vincenzo Mamoli, Segretario generale di Confartigianato Imprese aprendo l’evento – L’export in Gran Bretagna vale l’1,4% del PIL e negli ultimi 5 anni è aumentato del 3%. È il quinto mercato estero di riferimento per le nostre imprese, ma per alcuni settori addirittura il primo” (leggi il focus sull’export dei settori MPI nel Regno Unito realizzato dall’Ufficio Studi di Confartigianato).
Capire e comprendere le novità di Brexit, quindi, è un processo fondamentale per tutta l’economia italiana e non soltanto per chi ha rapporti commerciali con il Regno Unito. “L’accordo trovato a fine dicembre scorso è un’ottima notizia perché ha evitato l’entrata in vigore di dazi e contingenti per le merci oggetto di scambio commerciali – ha sottolineato Lorenzo Angeloni, Direttore Generale della Promozione Paese del Ministero degli Esteri – Questo è un dato significativo, perché nelle settimane precedenti all’accordo alcune stime prevedevano che, in caso di no deal, il flusso dei nostri beni verso il Regno Unito sarebbe calato dell’11%”. Il Ministero degli Esteri sta lavorando per supportare la comunità imprenditoriale italiana sugli aspetti più operativi, che l’Ambasciatore italiano a Londra, Raffaelle Trombetta, ha illustrato durante l’evento. Tanti dettagli sull’accordo firmato il 24 dicembre 2020, sul primo mese di attività e sulle opportunità e i rischi per le imprese, confermando “la piena operatività della nostra ambasciata nel sostenere le imprese nella comprensione delle nuove regole e nel lavorare per la promozione delle imprese italiane sul mercato britannico”.
Confartigianato ha fatto squadra anche con l’ICE e con l’Agenzia delle Dogane, che hanno illustrato il lavoro fatto finora per le imprese, per sciogliere i dubbi dei nostri imprenditori e le criticità di Brexit. Due interventi, quelli di Marcello Minenna e Roberto Luongo, che hanno illustrato le nuove regole doganali e il supporto alle imprese messo in campo dal Sistema Italia. “Vogliamo accompagnare le imprese in questo processo di transizione con tutte le iniziative possibili, sia nella comprensione delle nuove regole alla dogana sia nel contrasto a frodi e contraffazione. Soltanto nel 2020, abbiamo sequestrato oltre 10mila tonnellate di merci – ha ricordato Marcello Minenna – Il nostro impegno è rafforzato con la Brexit, così come il contrasto al cosiddetto italian sounding, un’altra tipologia di frode che danneggia pesantemente le nostre imprese”. “Questo confronto continuerà anche in futuro – ha sottolineato il Direttore Generale dell’ICE, Roberto Luongo – Come sempre, il nostro obiettivo è sostenere le imprese italiane nei processi di internazionalizzazione, anche e soprattutto nel Regno Unito, dove le nostre esportazioni valgono più di 20 miliardi di euro. Abbiamo attivato un Desk Brexit con il nostro ufficio di Londra. L’accordo ha ancora alcune criticità, ma il nostro obiettivo è superarle e mettere in campo un piano di promozione efficace, non soltanto per le nostre imprese ma anche per il mercato stesso, che deve essere preparato a questo cambiamento”.
Se Enrico Quintavalle, responsabile dell’Ufficio Studi di Confartigianato, ha poi illustrato i dati sull’export delle piccole imprese in Gran Bretagna, Gabriella Migliore dell’ICE e Antonella Bianchi dell’Agenzia delle Dogane hanno chiarito gli aspetti più tecnici e operativi di Brexit, rispondendo ai quesiti inviati dagli imprenditori associati durante il webinar, quasi 500 collegati da tutta Italia per il primo di una serie di confronti di lavoro dedicati alle nuove regole per lavorare nel Regno Unito.