L’intervento della Regione Sardegna, disciplinato dalla L. R. 18 settembre 2024, n. 13, mira a sostenere le imprese artigiane coinvolte nel passaggio generazionale.
L’incentivo favorisce il trasferimento di competenze e attività da un titolare o socio a parenti, dipendenti di lunga data o giovani imprenditori under 35, preservando la continuità delle attività artigianali.
I beneficiari sono le nuove imprese artigiane costituite entro un anno dalla cessazione dell’impresa originaria, che deve essere stata attiva per almeno 5 anni, o l’impresa originaria stessa che ha subito modifiche societarie, purché il nuovo imprenditore sia un parente entro il terzo grado, un dipendente con almeno 3 anni di servizio o un giovane imprenditore under 35 con almeno 2 anni di esperienza nel settore.
Le spese ammissibili devono essere funzionalmente correlate all’attuazione del progetto di ricambio generazionale e alla fase di start up imprenditoriale quali:
– spese necessarie per la messa a norma di locali, impianti, attrezzature
– acquisto di beni e servizi per la digitalizzazione dell’impresa (software, hardware, tecnologie wireless, sviluppo siti web ed e-commerce, etc.)
– spese legate ai processi di innovazione di processo / prodotto (test di prova, test in laboratorio, realizzazione prototipi, collaudi finali, etc.)
– partecipazione a programmi di formazione per l’imprenditore individuale o per i soci, ovvero per gli addetti
– consulenza organizzativa o tecnica per la fase di avvio del programma, compresi i servizi legati al commercio elettronico
– spese di comunicazione, internazionalizzazione, controllo di gestione e marketing
– canoni di affitto di locali (massimo 12 mesi)
– iscrizioni o volture
– oneri funzionali e correlati al passaggio generazionale d’impresa (spese notarili).
La percentuale di agevolazione è pari all’80% delle spese ammissibili, con un contributo minimo di 5.000 euro e massimo di 50.000 euro.
Per favorire l’imprenditoria femminile, è previsto un incremento del 10% per le nuove imprese gestite da donne, portando il massimo contributo a 55.000 euro.