“Penalizzare gli interventi superbonus sulle case unifamiliari ed eliminare sconto e cessione del credito per l’ecobonus al 65% e il recupero edilizio al 50%, rischia di azzoppare in corsa l’effetto anticiclico delle misure stesse”. È questo il commento del Presidente di Anaepa Confartigianato Edilizia, Stefano Crestini sulla bozza di manovra di bilancio. Saranno soprattutto le piccole imprese a soffrire del depotenziamento dello strumento, lasciando nuovamente nell’incertezza aziende, tecnici e privati cittadini che avevano iniziato a pianificare i lavori dopo un lungo periodo passato a risolvere le complicazioni burocratiche. Positiva, invece, la valutazione sulla stabilizzazione, fino al 2024, di ecobonus e sismabonus, anche se l’eliminazione della cessione del credito rallenterà in maniera consistente la domanda.
“Ci preoccupa – continua Crestini – che, proprio quando il settore dell’edilizia comincia a rivedere la luce dopo il lungo tunnel che arriva dalla crisi del 2008, vengano depotenziate le misure dimostratesi più utili per consolidare la ripresa delle attività produttive e dell’occupazione, in particolare delle piccole imprese, oltre alla riqualificazione del patrimonio edilizio in un’ottica di transizione green”.
Con la bozza di disegno di legge di Bilancio per l’anno finanziario 2022, approvata ieri in Consiglio dei Ministri, ha preso forma il complesso quadro delle proroghe delle detrazioni edilizie fortemente attese da imprese e contribuenti: estensione fino al 2024 per ecobonus, bonus ristrutturazioni, riduzione del bonus facciate, Superbonus per i condomìni fino al 2025, ma con aliquote decrescenti. Uno scenario quindi che, nonostante alcuni aspetti positivi, presenta rilevanti criticità sulle quali ANAEPA interverrà, di concerto con la Confederazione, nel corso dell’iter parlamentare.
Nel dettaglio, si legge nel comunicato del Governo, gli incentivi per le ristrutturazioni al 50% e per l’ecobonus al 65% e le relative maggiorazioni sono prorogati fino al 2024 alle medesime aliquote. Il superbonus 110% è esteso al 2023 per i condomini e gli IACP, con riduzione al 70% nel 2024 ed al 65% nel 2025. Per le altre abitazioni, la super detrazione al 110% è prolungata per il secondo semestre del 2022 per le abitazioni principali di persone fisiche con la previsione di un tetto Isee. Il bonus facciate, infine, è confermato anche nel 2023 con una percentuale agevolata pari al 60%.