Il mercato del lavoro (1) ha recuperato il 76% della caduta del tasso di occupazione dovuta alla crisi. Le piccole imprese sono state protagoniste della ripresa nell’ultimo biennio con un tasso di creazione di posti di lavoro quasi doppio rispetto alle imprese medio grandi (il tasso di creazione di posti di lavoro delle piccole imprese è del 3,8%, contro il 2,0% delle medie-grandi imprese). In 7 regioni e 21 province italiane il tasso di occupazione ha recuperato i livelli pre-crisi, anche se il divario tra tasso occupazione del 2017 e quello dell’anno pre-crisi a livello nazionale è ancora negativo (-0,7 punti percentuali). Non ancora fuori dal tunnel la Sardegna, che mostra uno tra i differenziali più alti tra tasso di occupazione 2017 e il valore massimo 2006-2016 (2,3 punti percentuali), collocandosi al 16esimo posto sulle 21 regioni italiane. Per 19 figure professionali maggiormente richieste nell’Artigianato si registra una difficoltà di reperimento sul mercato del lavoro più che doppia della media e tra questi prevalgono i profili riferiti a processi di investimento sostenuti dagli incentivi di “Impresa 4.0.” Per quanto riguarda i giovani under 30, l’Apprendistato si conferma la principale strada per l’occupazione giovanile: nel 2017 a livello nazionale il numero delle nuove assunzioni in Apprendistato (274 mila, in aumento del 20,2% rispetto all’anno precedente) supera quello delle assunzioni a tempo indeterminato (273 mila, in discesa del 13,9%). Tra le regioni fanalino di coda è la Sardegna dove su 100 rapporti di lavoro attivati solo 1,3 sono relativi ad apprendisti. Tuttavia la Sardegna è anche la Regione dove si osserva il tasso di crescita delle assunzioni di apprendisti più elevato. Nel 2017, infatti, le assunzioni con apprendistato salgono in Sardegna del +37,7% contro un valore nazionale del 21,7%.
-
OBIETTIVO:
Adeguare l’offerta formativa alle esigenze delle imprese e favorire l’inserimento dei giovani nelle imprese artigiane.
LE NOSTRE PROPOSTE:
• Istituzione e promozione delle Botteghe Scuola come sede formativa e valorizzazione del “Maestro artigiano” figura già prevista dalla normativa regionale.
• Corsi di formazione teorica e pratica aggiuntivi rispetto a quelli già previsti nei Piani regionali di formazione professionale da realizzare nelle Botteghe Scuola.
• Piano regionale di rilevazione dei fabbisogni professionali delle imprese, con tempi certi e brevi per l’erogazione della formazione, anche tramite voucher.
• Ripensamento dell’Apprendistato con un maggiore coinvolgimento dell’imprenditore ed una formazione finanziata più mirata sul settore e sulle esigenze delle imprese, anche tramite forme simili al praticantato nelle professioni.
• Conferma dei contributi a fondo perduto per sostenere le imprese artigiane nel passaggio generazionale, a favore dei figli dell’imprenditore o dei dipendenti da almeno cinque anni, tramite voucher per la fruizione di servizi finalizzati allo start up.
• Incentivi e detrazioni rivolti ai cittadini che intendono formarsi per conseguire qualifiche professionali.
2. OBIETTIVO:
Sostenere e qualificare l’occupazione nell’Artigianato.
LE NOSTRE PROPOSTE:
• Standard di istruzione e formazione per l’accesso a professioni che oggi non prevedono requisiti e per l’apertura di nuove imprese, in particolare per il settore delle costruzioni.
• Agevolazioni per i contratti a termine (stagionali) nell’Artigianato.
• Agevolazioni per il mantenimento del personale e non solo per l’assunzione, in particolare per il settore delle costruzioni.
________________________
Nota:
(1) Fonte: “Elaborazione Flash”, Ufficio Studi Confartigianato Imprese, 9 aprile 2018, dati 2017