Mobilità sostenibile nel Mezzogiorno: i numeri chiave nel report dell’Ufficio Studi Confartigianato

Nel corso dell’evento di Cagliari del 10 maggio scorso, con cui Confartigianato ha avviato un nuovo percorso di avvicinamento alla Convention del Mezzogiorno 2019 centrato sulla sostenibilità dell’economia, l’Ufficio Studi, in collaborazione con gli Osservatori MPI di Confartigianato Sardegna e Confartigianato Sicilia, ha presentato il report ‘Mobilità sostenibile: stato dell’arte’ che illustra numerosi dati di contesto, con numerose focalizzazioni centrate sui territori del Mezzogiorno.

I dati di contesto. Nel 2018 la dinamica degli investimenti in mezzi di trasporto resta positiva (+14,5%), confermando il trend di crescita dei 4 anni precedenti, se pur risulta meno accentuata rispetto a quella del 2017 (+38,7%). Permane in crescita anche l’intenzione dei consumatori di acquistare un’autovettura: al II trimestre 2019 la quota di potenziali acquirenti si attesta sull’8,9%, che si traduce in numeri assoluti in oltre 4 milioni di acquirenti di auto (stima), superando di 1,7 punti la quota del 7,2% rilevata al II trimestre 2018.

Gli investimenti pubblici, al contrario di quelli privati, restano assenti, dal 2013 al 2018 il trend di quelli in opere stradali registrano un decremento del 22,1%.

L’intensità energetica del trasporto (misurata rapportando i consumi finali di energia al PIL) risulta dal 2005 in costante diminuzione a testimonianza dell’aumento del livello di efficientemento dei consumi nel settore. Incremento che scaturisce da differenti fattori tra cui il miglioramento del parco auto circolante: in 10 anni difatti scendono del 22,7% le emissioni per Km delle nuove autovetture.

La mobilità sostenibile. La mobilità sostenibile apre diverse sfide che contemplano anche il mondo delle imprese. La filiera della mobilità, che si compone della filiera auto e delle imprese e addetti del settore trasporto e logistica, nel Mezzogiorno conta complessivamente 81.646 unità locali e 414.247 addetti di cui quasi i due terzi (64,6%) impegnati in imprese di micro e piccole dimensioni (sotto i 50 addetti) e uno su quattro (25,1%) in imprese artigiane. Nella filiera risulta centrale il ruolo della micro-piccola impresa per lo più nel settore del trasporto merci e logistica e in quello dell’autoriparazione, settore quest’ultimo in cui l’artigianato ricopre un ruolo da protagonista con 40.156 addetti pari al 76% del numero totale di occupati in questo settore.

Nel dettaglio la filiera auto conta 140.553 addetti, di cui il 69,4% occupati in MPI con meno di 50 addetti. Nello specifico, di questi addetti, il 31,5% opera nel comparto della Produzione e il 68,5% nel Commercio e Servizi. Inoltre dei 96.293 addetti dei Servizi e Commercio il 55,6% effettua manutenzione e riparazione di autoveicoli.

Il peso della componente artigiana nella filiera auto si attesta al 39%. La maggiore presenza di addetti in imprese a valore artigiano la rileviamo nel settore delle autoriparazioni: su 47.040 addetti nelle imprese artigiane della filiera auto, l’85,4% risultano occupati in imprese di manutenzione e riparazione di autovetture.

Confrontando il contributo in termini di occupazione delle imprese dell’autoriparazione rispetto a quello delle imprese della produzione si osserva un maggior apporto da parte delle prime, più alto del 19,3%. Evidenza ancor più accentuata nel Mezzogiorno dove gli occupati delle imprese dell’autoriparazioni sono due volte quelli coinvolti nella produzione. Tale evidenza da conferma del fatto che negli ultimi anni le grandi imprese del comparto auto hanno disinvestimento nel nostro Paese, con risvolti più evidenti nel Mezzogiorno: il peso degli addetti delle imprese a controllo nazionale residenti all’estero risulta difatti superiore a 100 e pari al 115,2%.

Il 56% delle imprese e il 68,2% degli occupati nella filiera della mobilità operano nel settore trasporti e logistica, settore che contribuisce a realizzare il 6% del valore aggiunto realizzato dall’intero tessuto imprenditoriale.

Parlando di mobilità sostenibile diventa centrale, e ben si integra, anche il tema della bicicletta e del trasporto pubblico. Ciò che si osserva da un confronto tra il Mezzogiorno e il Centro Nord è che nel Sud e nelle Isole, che già scontano un gap rilevante in termini di sostenibilità ambientale legata ai trasporti, si osserva una minore offerta di trasporto pubblico locale associato ad un minore utilizzo: i passeggeri che utilizzano autobus, tram, filobus, metropolitane, etc. in rapporto agli abitanti è del 76% inferiore rispetto a quello rilevato per il Centro-Nord.

La quota di persone che utilizzano il trasporto ferroviario si attesta al 20,6% nel Mezzogiorno, valore inferiore di 15,6 punti rispetto alla quota del 36,2% rilevata per il Centro-Nord. È modesta l’integrazione delle regioni del Sud nelle linee ad Alta velocità: dopo 43 anni da Milano a Roma in treno si impiegano 3 ore in meno mentre da Roma a Palermo si impiegano solo 9 minuti in meno.

Per il trasporto merci si osserva che nel Mezzogiorno le tonnellate di merci ogni 100 abitanti trasportate in cabotaggio – trasporto merci con mezzi gommati caricati su nave- è superiore al valore rilevato nel Centro-Nord. Gioca però a sfavore l’eccessiva burocrazia dei porti, in quanto nel Mezzogiorno si impiegano tempi maggiori (+48%) per lo sdoganamento delle merci rispetto al Centro-Nord.
Tutti i dati nel report “Mobilità sostenibile: stato dell’arte”. Clicca qui per scaricarlo.

QUOTA EMISSIONI PER SETTORE

Anno 2016. % sul totale – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Ispra

OCCUPAZIONE IN PRODUZIONE AUTO E MANUTENZIONE AUTO A CONFRONTO IN MEZZOGIORNO

Anno 2016. Numero addetti in imprese attive. Autoriparazione: Ateco 2007 G45.2 – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat

TEMPO MEDIO DI SDOGANAMENTO NEI PORTI

Tempo medio di sdoganamento nei porti – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat

COMPOSIZIONE DEL PARCO AUTO PER CLASSE AMBIENTALE EURO IN ITALIA E NEL MEZZOGIORNO

Anno 2018. Valori % su tot. circolante – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati ACI